sabato 26 gennaio 2013

Partnership, Atto V

       Domani sarà un mese esatto che sono iniziate le attività che hanno portato, il 4 gennaio successivo, alla firma della nuova partnership.
        Il bilancio del primo mese di attività è assolutamente positivo e, anche se qualche malevolo dice che è facile andare d'accordo, ora che tutti i partner sono uomini, ho gioco facile a smentirlo sottolineando come tutti i partner italiani sono uomini, mentre quello straniero non lo è proprio. E' una signora coniugata, con prole, personalmente e professionalmente realizzata. Una donna vera, non un simulacro di donna, per nulla interessata a esibizioni di primadonnismo con gli altri partner o ad esercizi di seduzione da quattro soldi intesi a soddisfare son coté féminin, per poi prenderli in giro senza pietà per soddisfare son coté masculin (se vogliamo definirlo così...).
        Siccome su quel versante ho già dato, ad abundantiam, questa volta ho preso le mie precauzioni, cercando una persona che mi evitasse un secondo giro di queste penose pantomime.
         Questo primo mese è filato liscio, grazie ai contributi professionali di ciascuno, e nessuno di noi ha dovuto subire, per quanto mi consta, trattamenti ruvidi, silenzi, mutismi o prese in giro; tanto meno pseudo-seduzioni. Per galanteria, ci piace riservare un ruolo privilegiato a questa nuova partner straniera, nel rispetto dei ruoli e delle competenze. Ma non c'è spazio per les jeux avec le feu. Se mai - chi può dirlo? - in futuro tale spazio si dovesse creare, l'auspicio è che siano à la Alain Robbe-Grillet, non à la Maria Goretti. Mai regalare "terre promesse a chi non le mantiene". L'unico esito, infatti, è la noia.

                                                     Piero Visani

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