domenica 26 maggio 2013

Salvation

      Per fortuna, a tutti i dolori, a tutte le pene, a tutte le vite non vissute e quindi perdute, a tutti gli amori non consumati, le passioni represse, gli incontri abortiti e affondati, un rimedio c'è sempre e l'ha descritto splendidamente Enrico Ruggeri, anni fa, in una canzone non conosciutissima:
 

Lussuria

Amo sentire un corpo che mi muove
grazie alle mie carezze contro me.
Amo le mani quando vanno dove
sprigiona l'elettricità che c'è.

Amo il contatto e consenziente,
amo la gente che si abbandona e che si dà.
Dite la verità,
a letto o in ascensore,
in bagno o in un portone
le persone danno il meglio che hanno in sé.

Amo le donne appena conosciute,
quelle che non ti chiedono "perche?"
Amo le sensazioni mai provate;
voglio provarle solo su di te.

Amo la sfrontatezza provocante,
amo la gente che quando ha voglia dice "si".
Siamo venuti qui,
perchè noi lo cerchiamo
il sentimento estremo;
lo faremo e ne moriremo.

Dite la verità,
a letto o in ascensore,
in bagno o in portone,
le persone danno il meglio che hanno in sè


     Ne ho francamente le scatole piene delle vergini in servizio permanente effettivo, delle ritrose, di quelle "si, ma...", delle monogame, delle lesbiche, delle contrarie alla promiscuità. Amo, voglio, cerco e cercherò solo fantastiche lussuriose. Se poi intelligenti, meglio, molto meglio. Se solo lussuriose, vedrò di accontentarmi... e non credo che piangerò.
       Amo la lussuria e tutti i sentimenti estremi che porta con sé. Amo il fatto che non ha regole, non ha morali, non ha religioni, ma è orgiastica, nel più pregnante senso dionisiaco del termine. Ricordo con infinito affetto solo le donne con cui ho diviso un letto. Delle altre perdo progressivamente memoria, perché non ho ben capito che cosa volessero essere, per me: madri? Sorelle? Cugine (io ho avuto e ho cugine che mi farei volentieri, troppo divertente fare a pezzi le moraline borghesi)? Zie (non ho più l'età, ma mi ricordo che "Grazie, zia", con Lisa Gastoni, era un bellissimo film)? Amiche suore? Suore amiche? Di queste, "non resta coscienza", e lo dico con estremo rincrescimento. Cosa volevano da me? Farmi dono della loro intelligenza? Disponibilissimo a coglierla, ma non in un'ottica di sessuofobia. Di sesso potenziale, ricercato, voluto, condiviso, quando fosse venuto il momento. Non da respingere a priori, ma da lasciar maturare, tra persone che sanno bene quello che vogliono, e che ANCHE quello è ciò che vogliono.
      Purtroppo, spesso è solo proibizionismo, dal quale nascono disastri. E ci si perde, come sciocchi, come scemi, in omaggio a chissà quali morali. Mi ricordo una frase classica: "possiamo essere amici, non amanti. Un'amicizia unica, intrigante, complice. Tre fantastici aggettivi, da sesso parlato, di fatto. E perché no il sesso consumato? Troppo impegnativo? Disturbante? Coinvolgente? Perturbante? Da sostituire con un'amicizia tra inibiti?
      Il fatto è che, se tra due persone togli il sesso, se togli il dialogo (perché tanto non ti rispondono), se togli il corteggiamento (perché è fastidioso), cosa resta? Nulla ovviamente. Meglio prenderne atto, con il massimo rispetto e la massima simpatia. Ci si è trastullati per un po'. Ci si è comportati da bravi boy scout, da bravi "amici gay", poi ovviamente si chiude. Se tutto è precluso, meglio prendere atto che siamo di fronte al nulla. Un simpatico abbaglio. Nessun rancore. Capita.
 
                           Piero Visani
 
      

Nessun commento:

Posta un commento