domenica 28 luglio 2013

Il tempo "medico"

     Si dice che il tempo lenisca ogni tipo di ferita e certamente è vero. Si dice altresì che certe ferite si rimarginino più facilmente di altre. Sulle mie, non ho opinioni, nel senso che, a tutt'oggi, il tempo sta facendo i suoi effetti. Così, comincio a credere di essermi sognato tutto: luoghi, persone, situazioni, mail, telefonate. Tutto. E' vero che conservo documentazione di ogni cosa, ma quante dimensioni esistono, nella vita umana? E se avessi condotto un'esistenza parallela? E se avessi avuto a che fare non con una persona reale, ma virtuale?
       In verità, ne sono sempre più convinto, e questo in fondo mi favorisce. Sono convinto di aver condotto un'esperienza extrasensoriale. Non mi sentirei infatti di definire altrimenti un'esperienza in cui da un dialogo fitto si è passati, molto in breve, a un silenzio totale, totale e tombale.
       Ne ho preso atto e ormai sono convinto di aver sognato. Beh, a parte la conclusione, non è stato un brutto sogno, anzi... La cosa che mi rende maggiormente felice, ora, è che, sbalzato con una certa malagrazia fuori dal sogno stesso, non per questo ho perso la mia voglia di sognare. I sognatori vogliono sognare, sempre, e anche se i loro sogni talvolta si trasformano in incubi, io non ho nulla da recriminare. Sono stato vero, non rinnego niente, potrei rifare tutto, anzi lo rifarei esattamente uguale a come l'ho fatto. Segno che ero sincero, che ero me stesso, che non stavo prendendo in giro alcuno, che non tessevo piccoli o grandi inganni. E infatti, a cose fatte, non ho avuto alcun bisogno di fuggire, proprio perché non avevo nulla da nascondere, io. La mia coscienza era ed è totalmente adamantina. Siccome non nutro rancori, auguro ad altri di poter dire lo stesso...
 
                              Piero Visani

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