giovedì 18 luglio 2013

Le mie inclinazioni

       Anch'io ho le mie inclinazioni, come potrei negarlo? Ma le ho sempre volute superare, tutte, perché detesto schermi e schemi del perbenismo. Non mi sono mai tirato indietro di fronte a niente. Se lo avessi fatto, non avrei tirato in ballo "le mie inclinazioni". Per buon gusto e onestà intellettuale, le avrei chiamate per quelle che sono: "le mie paure".
        Sarebbe bello, oltre che incredibilmente positivo, se, nei rapporti umani, le cose venissero chiamate per nome. Tutto diventerebbe più facile, perfino capirsi. Pensate a un "le mie inclinazioni" - modesto pretesto borghese - che diventa "le mie paure", fantastica autoconfessione sulla quale cominciare a lavorare, da ambo le parti, per riuscire a superarle, per trovare punti di incontro reali, per capire dove e come sperimentare, per comprendere fin dove sia possibile arrivare...
         Eh sì, la verità è sempre rivoluzionaria, perché consente di cambiare le cose, ma occorre avere il coraggio di dirla, e di dirsela.
         Io ci ho provato, fin da quando avevo molto da perdere. E in effetti non ci ho guadagnato nulla, se vogliamo vederla in termini di vantaggi/svantaggi, ma almeno non mi sono lasciato scivolare nell'ordinarietà. Io preferisco NON essere ricordato, o essere ricordato come "Piero il mostro", che come "l'amico Piero". Che figura banale sarei, uno stronzo qualunque. Almeno così sono unico, uno stronzo unico! Ci tengo molto.
 
                                 Piero Visani

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