giovedì 25 luglio 2013

Teseo Tesei

     Esattamente 72 anni fa, il 26 luglio 1941, una delle figure più limpide dell'Italia moderna, il maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, uno degli inventori dei siluri a lenta corsa, i cosiddetti "maiali" che tanto illustrarono le sorti della Regia Marina nel corso del secondo conflitto mondiale, trovava la morte all'ingresso del porto di La Valletta, a Malta, che stava cercando di forzare insieme ad altri eroici compagni.
      In quest'Italia immemore, priva non solo di un passato, ma anche e soprattutto di un futuro, è per me un obbligo d'onore ricordare questa splendida figura di soldato, un uomo di tale elevata tensione morale da renderlo capace di scrivere:  "Se affonderemo qualche nave, oppure no, non ha importanza, quel che importa è che noi si sia capaci di saltare in aria col nostro apparecchio sotto gli occhi del nemico: avremo così indicato, ai nostri figli e alle future generazioni, a prezzo di quali sacrifici si serva il proprio ideale e per quali vie si pervenga al successo”. E, per non rendere le sue parole vuota retorica, passò senza soluzione di continuità dalla teoria alla prassi, guadagnandosi la medaglia d'oro al valor militare.
      E' tristissimo pensare che questo Paese, che ha dato origine, oltre a Tesei, a figure come Luigi Durand de la Penne, Gino Birindelli, Elios Toschi, abbia visto defraudato il suo impegno per la vittoria dai tradimenti obbrobriosi dei vertici della Marina (non credo di dover ricordare che, ad ostilità appena cessate, l'ammiraglio Franco Maugeri, capo dei servizi di informazione della Regia Marina, venne fregiato (si fa per dire...) di una alta onorificenza alleata, per i servizi resi. Caso crediamo unico nella storia di riconoscimento pubblico di un tradimento...!!!).
       Siccome la nostra storia nazionale è piena di Maugeri, consentitemi di ricordare per una sera un fulgido eroe come Teseo Tesei, di cui si dovrebbe parlare pubblicamente - e spesso - nelle scuole. Con esempi del genere, posso garantire che le nostre generazioni crescerebbero migliori, poiché la gioventù si alimenta di ideale, non di tradimenti e meschinità.
 
                                  Piero Visani

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