martedì 27 agosto 2013

Essi vivono...?

      Nella "virtualità reale", tutti noi crediamo di essere vivi e invece - ahinoi! - siamo morti. La nostra condizione non è neppure assimilabile a quella di Truman Burbank, nel film "The Truman Show" di Peter Weir, in quanto Truman IGNORA di essere protagonista di uno spettacolo televisivo, mentre noi CREDIAMO di essere vivi e siamo già morti, siamo proiezioni olografiche di noi stessi a grandezza naturale, immerse in una virtualità reale in cui siamo utilizzati come comparse, non come protagonisti, deuteragonisti o tritagonisti. Semplici comparse, figuranti, gente (virtualmente defunta) che serve a fare numero. I più accorti e intelligenti di noi, come "Neo" in "Matrix" (film dei fratelli Wachowski), hanno capito di essere immersi in una matrice e cercano disperatamente di uscirne, ma non è facile, non è per niente facile.
      Racconti ai tuoi simili che gran parte di quello che vedono e leggono NON è vero e ti guardano come se fossi un alieno (tu, non loro...!). Gli racconti in dettaglio le "costruzioni di realtà" che vengono quotidianamente operate per presentare loro un quadro il più possibile distorto e ti guardano come se fossi pazzo (tu, non loro...!). Gli spieghi che gli Stati Uniti hanno tanto impatto metapolitico, nel loro modo di presentarsi al mondo, perché, fin dalle loro origini, più che AVERE una storia, SONO essi stessi una storia, cioè sono la più gigantesca operazione di "storytelling" mai tentata (e riuscita...), e ti guardano come se fossi uscito da un manicomio ("ancora tu, ma non dovevamo vederci più...?").
      Allora pazientemente gli spieghi che non sei solo tu un visionario. Lo sono anche loro. Visionari e pure creduloni, visto che credono passivamente a chi gli dice che versare tutti i soldi di una nazione a uno Stato diretto da Dracula il Vampiro e i suoi accoliti possa migliorare il debito pubblico, che invece continua a crescere a ritmo sostenuto. Dracula ci succhia il sangue e, naturalmente, il nostro sangue non gli basta mai, perché non lo usa per il bene comune, ma per sé, per soddisfare le sue esigenze, sempre crescenti, sempre insoddisfatte, mai soddisfabili, perché lui vuole solo le nostre vite e i nostri soldi. Del nostro bene non gli può fregare di meno...
     A quel punto, forse l' "utile idiota" ancora non ti crederà, ma il passo successivo è d'obbligo: mio caro amico, chi vive in una "virtualità reale", tu o io: io che non credo a nulla di ciò che vedo e dubito di tutto, o tu, tu che credi a tutto e che, in quel modo, stai rovinando la vita di tutti noi, con la tua credulità?
       Chi è immerso in una "matrice"? Sei davvero sicuro di essere ancora vivo? Suvvia, non ci resta che risorgere, e non è per niente semplice, credimi... Non siamo "Lazzari" e il problema della resurrezione, nella "virtualità reale", è ancora tutto da affrontare e risolvere... Da spirito laicissimo, quale sono, dico: "Alziamoci e camminiamo", ma, se qualcuno ha un Messia, o anche un semplice pifferaio di Hamelin, si faccia pure avanti, ormai va bene tutto, pur di dimostrare che "essi (cioè noi) vivono..."
 
                       Piero Visani

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