giovedì 10 luglio 2014

Come dentro un film


       Un po' me lo aspettavo, non foss'altro perché me lo avevano anticipato, ma la realtà va sempre molto al di là di qualsiasi immaginazione, perché la realtà - se la guardi con occhio analitico - è quanto di più surreale possa esistere, è "naturalmente filmica".
       Alla fine mi sono divertito un mondo, anche perché era uno di quei film che piacciono a me, saturo di ambiguità, in cui non si capiva chi fossero i "buoni", chi i "cattivi", e perché... Una trama complicata, densa di intrecci imprevedibili, tutti da dipanare, ad uno ad uno.
       Era un film non manicheo, dunque certamente non americano; era forse la classica commedia all'italiana, anche se non necessariamente una commedia...
     Mancavano - carenza grave, almeno per me - ruoli femminili, né da protagoniste, né da deuteragoniste, solo qualche figurante, confinata in parti classicamente subalterne. Eppure, ad onta di questa carenza, il film odierno mi è piaciuto molto, perché quando entri nella cultura profonda di un popolo, e scopri che non è un'invenzione, ma una ben radicata realtà, ti accorgi che non sei dentro un film, ma sei IL film. E non è detto che si tratti di una constatazione così consolante, perché in Italia il surreale è l'unica cosa veramente reale...

                        Piero Visani


Foto: COME DENTRO UN FILM

Un po' me lo aspettavo, non foss'altro perché me lo avevano anticipato, ma la realtà va sempre molto al di là di qualsiasi immaginazione, perché la realtà - se la guardi con occhio analitico - è quanto di più surreale possa esistere, è "naturalmente filmica".
Alla fine mi sono divertito un mondo, anche perché era uno di quei film che piacciono a me, saturo di ambiguità, in cui non si capiva chi fossero i "buoni", chi i "cattivi", e perché... Una trama complicata, densa di intrecci imprevedibili, tutti da dipanare, ad uno ad uno.
Era un film non manicheo, dunque certamente non americano; era forse la classica commedia all'italiana, anche se non necessariamente una commedia...
Mancavano - carenza grave, almeno per me - ruoli femminili, né da protagoniste, né da deuteragoniste, solo qualche figurante, confinata in ruoli classicamente subalterni. Eppure, ad onta di questa carenza, il film odierno mi è piaciuto molto, perché quando entri nella cultura profonda di un popolo, e scopri che non è un'invenzione, ma una ben radicata realtà, ti accorgi che non sei dentro un film, ma sei IL film. E non è detto che si tratti di una constatazione così consolante, perché in Italia il surreale è l'unica cosa veramente reale...

Nessun commento:

Posta un commento