venerdì 15 agosto 2014

7-25-50: il terno della morte


       L'Europa ha il 7% della popolazione mondiale, il 25% del PIL e il 50% della spesa per il Welfare. L'ultima cifra rimarrà negli annali per ricordare - al viandante che avesse voglia di fermarsi a riflettere sulla pietra tombale del Vecchio Continente - come si faccia a uscire dalla Storia: prima si perdono gigantesche guerre civili, con qualcuno dei combattenti delle medesime che ha pure l'insipienza di ritenersi "vincitore", poi si concentra la spesa pubblica su qualcosa che serve a una generazione a invecchiare bene, con sussidi di vario genere che aumentino il suo livello complessivo di ottundimento mentale e psicologico, ma lasciando le successive a nutrirsi di purissimo guano (fatto di disoccupazione, mancanza di tutele, totale assenza di prospettive e speranze). E il "capolavoro" è compiuto.
       Da shit-eater assai poco appassionato dell'unico cibo che mi passa il convento, guardo e sorrido mestamente: è dai primi anni Sessanta che sostengo che saremmo finiti così. Allora mi sbertucciavano perché ero troppo giovane, ora perché sono troppo vecchio.
       Siccome ho un'anima assai vendicativa, di una cosa sono immensamente contento: la mia sorte non è cambiata e al mio shit-eating in qualche maniera mi sono abituato. Altri, abituati a vivere di false rendite, di tale piatto unico forse trovano il gusto più sgradevole, ora che, uno dopo l'altro, cominciano a condividere con me la non ambita pietanza...
       Ma non mi sono mai fatto illusioni, conosco il destino delle Cassandre. Mi viene solo da pensare agli eserciti di coglioni che, in tempi non sospetti, mi gettavano addosso il loro mantra: "indietro non si torna!". No, eh...? Ahahahah!!!

                           Piero Visani

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