mercoledì 24 dicembre 2014

Eve


       Si rallenta un attimo, quasi impercettibilmente.

       Ci si volta indietro, per capire ciò che si perde e per serbare memoria di quanto fosse - o potesse essere - bello.
       Poi il "dover essere" chiama e allora, lentamente, si ritorna a guardare avanti, sempre correndo, anche se davanti ci sono solo nebbia e foreste oscure, e si prosegue, mentre sul volto si disegna un lieve ghigno di sfida...

                     Piero Visani