venerdì 5 dicembre 2014

La grazia femminile

       Quando la si incontra, è una piacevole sorpresa, specie se si è "diversamente giovani". In effetti, un tempo era una peculiarità positiva assai più diffusa di oggi, visto che la mescolanza dei generi ha portato a derive sorprendenti nella definizione delle rispettive identità.
       Non voglio fare il moralista, né il laudator temporis acti. Dico solo che, le rare volte in cui incontro la grazia femminile, ne rimango positivamente sorpreso. Non perché io venga da esperienze particolarmente sgradevoli (sotto questo profilo credo di essere nella media...), ma perché la grazia mi piace: è peculiare, distintiva, può risultare molto sensuale e soprattutto illumina la vita, invece che soffocarla sotto smorti colori neutri o sotto inquietanti pulsioni da virago.
       Tuttavia, sono semplici gusti personali, non prescrizioni programmatiche. Ciascuno è libero di comportarsi come vuole, è ovvio.
        Posso solo dire di aver cercato molto spesso, dai miei quindici anni in avanti, la grazia femminile, e di averla trovata molto meno di quanto avrei voluto/sperato. Ma - come è mia radicata abitudine - non ho smesso nemmeno per un attimo di cercarla. La mia ostinazione è appena un millimetro inferiore al mio orgoglio e appena due millimetri al di sotto della mia autostima.

                       Piero Visani



Nessun commento:

Posta un commento