martedì 16 giugno 2015

Battaglia di Ligny, 16 giugno 1815

      Dopo essersi incuneata brillantemente tra le forze britanniche del Duca di Wellington e quelle prussiane del Maresciallo Bluecher, l'Armata napoleonica attacca contemporaneamente entrambe, il 16 giugno 1815.
       Il Maresciallo Ney si lascia irretire in uno scontro infruttuoso contro i britannici a Quatre Bras, mentre - quello stesso giorno, a pochi chilometri di distanza - il grosso dell'esercito napoleonico, guidato dall'imperatore in persona, si scontra con i prussiani a Ligny.
       L'urto è frontale, duro, sanguinoso, senza pietà da entrambe le parti, poiché tutti conoscono l'enorme importanza della posta in gioco. Intorno alle 19, dopo ore di combattimenti, Napoleone è costretto a impiegare anche la Vecchia Guardia. Lo fa consapevolmente, dopo aver rifiutato molte volte di farlo in passato, in quanto sa di dover rischiare il tutto per tutto: le dense colonne dei grognards, avvezze a ogni tipo di morte dopo vent'anni di combattimenti, avanzano sotto una pioggia battente verso il centro dello schieramento prussiano, e lo frantumano, aprendo una falla di dimensioni notevoli. Per tapparla, il Maresciallo Bluecher è costretto a raccogliere tutti i reparti di cavalleria disponibili (ben 32 squadroni) ed a scagliarli contro i bonnets à poil dei Granatieri e dei Cacciatori della Guardia, che rispondono con un tiro di fucileria estremamente preciso. 
       L'avanzata della Vecchia Guardia, tuttavia, viene parzialmente rallentata dalle cariche della cavalleria e questo consente al grosso dell'esercito prussiano di ritirarsi, per quanto in disordine. Nella confusione del momento, lo stesso Bluecher viene travolto dalla cavalleria francese avanzante, buttato a terra e schiacciato sotto il peso del suo cavallo, colpito a morte. Solo la fortuita presenza di un aiutante di campo consente all'ormai settantatreenne comandante prussiano di ritornare faticosamente a piedi verso i suoi reparti, favorito anche dal fatto che, essendo ormai passate da un pezzo le 21, nessuno si dimostra in grado - nella semioscurità - di riconoscerlo.
       La battaglia di Ligny fu l'ultima grande vittoria napoleonica e anche l'ultimo grande trionfo della Vecchia Guardia.

                           Piero Visani