martedì 23 giugno 2015

Sadismi finanziari - 2


       Scrive l'amico Stefano Vaj - invero con molta benevolenza - che il mio precedente post sui "sadismi finanziari" starebbe diventando addirittura "virale" in Rete. Ritengo sia una cortese sovrarappresentazione, la sua, tuttavia mi premeva sottolineare quanto sia tragico che, quando "le Borse e i mercati esultano", la gente pianga e guardi al futuro dei propri figli (a quello proprio, infatti, non guarda nemmeno più, ci ha già rinunciato) con autentica angoscia, un'angoscia che serra la gola.
       Da polemologo, vedo in tutto questo la premessa di terribili sciagure: in effetti, esaurita la fase dei sacrifici e dei conti in ordine, quando la gente avrà constatato che i soldi che le sono stati prelevati a forza con gabelle varie sono serviti soltanto a ingrassare i "beati possidentes", comincerà necessariamente una fase nuova, la fase della resa dei conti, ed è alquanto miope (od ottimistico) pensare che tale fase sarà meramente economica.
       Questa è anche la ragione per cui non sono ostile all'immigrazione: sono disperati, proprio come noi, ma sono giovani, sono alla ricerca di un futuro (non a quella di un passato...), hanno un elevato tasso di natalità e vengono da culture guerriere. Per me, se scelgono il mio stesso obiettivo, sono già miei fratelli.

                       Piero Visani

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