domenica 13 settembre 2015

Jeremy Corbyn


       Si può essere d'accordo o meno con le idee del nuovo leader laburista inglese, però, ai miei occhi, quest'uomo ha due aspetti interessanti:
1) non fa parte della "Gauche caviar", cioè quelli che parlano al loro elettorato dopo aver cenato alla "Tour d'argent" o in qualche ristorante analogo. E fanno talmente orrore che rivalutano, ai miei occhi, persino i politici di centrodestra (che è come dire l'orrore degli orrori).
2) Ha delle idee, sicuramente discutibili e in buona parte a me non gradite, ma sono idee, non surrogati criptotlantici, criptosionisti e finto-popolari. Non è uno pseudo socialista, parrebbe un socialista vero. Non che io faccia i salti di gioia per questo, ma gli originali sono sempre meglio delle fotocopie fatte senza toner...
       L'Europa, per un disperato tentativo di tornare agli onori del mondo, ha bisogno di politici che dicano quello che piace a loro, non agli USA, alla Nato. a Israele, al FMI, alla Banca Mondiale, alla Trilaterale e via discorrendo. Gente che faccia il proprio mestiere, avendo idee proprie, non altrui, anche se possono piacere o meno. Non a caso, una figura orribile come Tony Blair si è speso molto (ma si potrebbe anche dire "ha speso molto"...) per fermare Corbyn. Il fatto che non ci sia riuscito dimostra quale prestigio questo deplorevole soggetto conservi nel Regno Unito e in quello che fu il suo partito.
       Solo il giorno in cui potrà avere una propria metapolitica, l'Europa potrà sperare di riavere una propria politica. Non a caso, il fuoco ad alzo zero contro Corbyn è già iniziato e gli si è ovviamente dato del "populista". Oggi, se non stai dalla parte degli affamatori e distruttori del Vecchio Continente, sei "populista". Lieto di esserlo, anche con Corbyn!

                              Piero Visani