sabato 26 settembre 2015

Razzismo alla rovescia


       La notizia di cui sotto chiarisce molto bene che siamo ormai vittime di un razzismo alla rovescia che colpisce tutti coloro che non solo non condividono ideologicamente il "pensiero unico", ma non lo condividono neppure fattualmente.
       Ad esempio, nell'Europa del pacifismo, A CHE SERVE UN MILITARE? Quali diritti ha? E' ovvio che è un cittadino di serie B, per di più in zona retrocessione, cioè ormai vicino alla serie C.
      Del resto, a cosa servono i militari, in Europa, se non che a fare gli "ascari" degli americani?
       Certi risultati non si raggiungono solo per colpa di certe culture, ma perché la passiva accettazione di quelle culture ha progressivamente trasformato la FUNZIONE militare in FINZIONE militare. Se svanisce la sovranità - e la sovranità europea è svanita dal 1945 - l'interrogativo legittimo è: che ce ne facciamo dei militari? Per operazioni tipo "Mare Nostrum"? Per le esigenze attuali credo che basti l'apparato di polizia, anche perché le necessità degli Stati europei del futuro saranno sempre più di polizia, nel senso di reprimere gli autoctoni a vantaggio dei migranti.
       Occorre che chi ancora svolge determinate professioni, frutto di un periodo in cui gli Stati erano sovrani, si renda conto delle nuove situazioni e ne prenda atto.
       Non ci sono alternative, in quanto con questo stato di cose occorrerebbe rompere brutalmente, rifiutandone radicalmente la cultura che lo ispira. Invece gli europei hanno eserciti fatti - come nel caso italico - di "soldati di pace", cioè di ossimori viventi, e naturalmente si apprestano, come tutto il Vecchio Continente, a "riposare in pace", presto, molto presto. Siamo malati terminali e, siccome nessuno ce lo dice, quando lo scopriamo a nostre spese un po' ci sorprende e molto ci dà fastidio. Ma servitù e schiavitù sono già ben presenti nelle nostre esistenze ormai burocratizzate e fiscalizzate (nel senso che esistiamo solo come soggetti pagatori dei Moloch burocratici). La fine ultima arriverà a breve. Senza particolari rimpianti, come accade ai suicidi. Magari qualche super-ingenuo si chiederà perché e a lui consiglierei un breve ripasso delle fenomenologie di "ascesa e declino", tutte tristemente uguali a se stesse.

                   Piero Visani