sabato 26 dicembre 2015

Battaglia di Trenton (26 dicembre 1776)



       Deciso a sollevare il morale delle sue truppe, scosso dagli insuccessi e da un inverno particolarmente rigido, nella notte fra Natale e Santo Stefano del 1776, George Washington, comandante in capo dell'esercito americano, decise di attraversare con mossa audace il fiume Delaware, in buona misura ghiacciato, e di attaccare la cittadina di Trenton, nel New Jersey, dove era acquartierato un distaccamento di truppe dell'Assia, vale a dire di soldati tedeschi reclutati "ad hoc" dal governo britannico, sempre a corto di truppe da inviare in Nordamerica per combattere la rivolta dei coloni americani contro le forze di Sua Maestà.

        Complice l'atmosfera natalizia, le misure di prevenzione adottate dai soldati dell'Assia contro possibili incursioni si erano fortemente allentate, per cui essi furono totalmente sorpresi dall'attacco americano e, dopo una breve resistenza, capitolarono in blocco.
        L'evento in sé fu poca cosa, sotto il profilo militare, ma ebbe una notevolissima importanza nel rinforzare il morale dell'esercito continentale e nel convincere i suoi membri che i britannici e i loro alleati tedeschi non erano imbattibili.
      L'immagine riprodotta mostra il ferimento del comandante delle truppe dell'Assia, colonnello Johan Rall. Tale evento contribuì ad abbattere ulteriormente il morale dei soldati assiani, ma molto più decisivo fu il fatto che essi si lasciarono colpevolmente coinvolgere dal clima natalizio. Mai lasciare vantaggi di questo genere, a nessun tipo di nemico.

                                  Piero Visani