sabato 14 maggio 2016

Al Salone del Libro di Torino


       Le categorie che paiono dominare queste prime giornate del Salone del Libro di Torino sono la censura, la repressione e le "ideologie scomode".
       Centurie di pennivendoli, locali e no, sono quotidianamente impegnati a difendere i loro stipendi e le loro pensioni (in bilico), con continue e penose genuflessioni ai poteri dominanti. Nulla di strano: vi ricordate cospicue esibizioni di antifascismo durante il fascismo...?
       Il fatto - che tutti tendono a far scivolare in secondo piano - è che l'attuale sistema politico HA PERDUTO QUALSIASI LEGITTIMITA', a causa dei suoi tragici insuccessi (in tempo di pace, sia detto "en passant"...) e dunque può mantenersi a galla solo con le minacce e la repressione del dissenso, quale che sia.
       Mi attendo molte adesioni a questa mia tesi, ovviamente dopo il 25 luglio e l'8 settembre di questa "Repubblica". Ringrazio anticipatamente per la coraggiosa solidarietà...

                            Piero Visani