martedì 10 maggio 2016

Della guerra

       Rileggo spesso Carl von Clausewitz, di cui adoro la capacità - tipicamente germanica - di dare ai concetti la forma di espressività astratta, ma al tempo stesso assai concreta, che il tedesco consente ai madrelingua. Un esempio:
Il fatto che un massacro sia uno spettacolo orrendo deve farci prendere con maggior serietà la guerra, ma questo non fornisce una scusa per lasciar arrugginire le nostre spade nel nome dell'umanità. Presto o tardi qualcuno verrà con una spada affilata e ci staccherà le braccia.
       E' dannatamente bello, come passo, trasuda di "umanesimo buonista", di quello che ritiene che il prossimo ti voglia bene a prescindere, e non perché sa che potresti fargli più male di quello che esso potrebbe fare a te.
       Adoro la mia biblioteca e i libri in esso contenuti. Difficilmente piacerebbero a Fabio Fazio, ma me ne farò una ragione.


                                   Piero Visani