sabato 25 giugno 2016

Sono un "contadinotto" dell'alta Valle d'Aosta

       Sono ignorante (ho solo due lauree e un Master in Peacekeeping), poco istruito (ho insegnato Comunicazione dell'istituzione militare nelle massime sedi delle Difesa, ho scritto cinque libri e migliaia di articoli), povero (questo purtroppo sì), per nulla globalizzato (mi tocca viaggiare come una peripatetica per portare a casa qualche contratto, non avendo in tasca tessere di partito, né di società segrete, né altro), per nulla favorevole al "pensiero unico", per nulla di Sinistra (ma nemmeno di Destra). In una parola, sono un concentrato inarrivabile di guano e, proprio a causa di tale concentrazione, non mi invitano nei salotti "bene" perché emano un lezzo terribile.
       Sono un aristocratico dello spirito, figura del tutto ignota agli aristocratici del denaro, delle tasse, delle prebende, delle speculazioni e dei furti. Avrei votato a favore della Brexit non perché io sia contrario allo spirito europeo, anzi, ma perché del Quarto Reich non so assolutamente che farmene, così come del Terzo. Le alleanze si fanno tra eguali, il resto sono patetici atti servili.
       In una società dove si diventa manager di "altissimo" livello dopo aver affermato che Napoleone ha "vinto" a Waterloo; in cui è sufficiente autodefinirsi "esperti" di economia per essere incaricati di rovinare (letteralmente rovinare) individui e famiglie, pretendo pirandellianamente la patente di ignorante e "contadinotto". Visto chi amerebbe conferirmela, sono tranquillo: non sarò mai ignorante come loro e soprattutto non sarò mai servile come loro. Vivo da solo, del mio lavoro, non ho mai leccato le terga ad alcuno. Non ho ovviamente mai avuto uno straccio di riconoscimento e, invitato una volta a una conferenza organizzata dal Centrodestra, un "Assessore alla Cultura" mi presentò al pubblico come "noto guerrafondaio". Se uno ha certi "amici", dovrebbe mai preoccuparsi dei nemici...?

                      Piero Visani