mercoledì 17 agosto 2016

Ma quante volte l'hanno già dato, 'sto film?

       Esterno giorno: un'enorme spiaggia, da Ventimiglia a Trieste, scendendo a sud fino a toccare le punte estreme di Sardegna, Sicilia e Calabria.
       Una soffusa preparazione mediatica: per colpa dei migranti, del terrorismo islamico e soprattutto della Brexit, i conti pubblici dell'Italia, anche quest'anno - come già da molti anni - non tornano. I politici ancora non parlano di manovra d'autunno, mica vogliono rovinare le vacanze ai sudditi, ma i media già ne parlano, perché a loro tocca il ruolo di mosche cocchiere: preparare il terreno.
       Poi un popolo di vacanzieri (non il popolo dei vacanzieri, le due cose sono assai diverse...) rientra all'ovile (e immagine non fu mai più precisa di questa...) e cominciano i tormentoni della rentrée: i conti pubblici sono un disastro, serve una nuova manovra, nuove tasse, nuovo incremento dell'Iva. Però una speranza c'è: sarà l'ultima delle manovre (come ogni guerra è sempre "l'ultima delle guerre", da almeno qualche centinaio di anni). Successivamente, compiuto l'ennesimo sacrificio, si apriranno davanti a noi prima "I cancelli del cielo" (il disastro cinematografico di Michael Cimino, che ne stroncò la carriera, a noi italiani solo la vita...) e poi "I pascoli del cielo" (le riposanti vallate descritte da John Steinbeck nel suo celebre romanzo, dove "vivono" quelli che sono già defunti ma non lo sanno...).
        Dopo uno-due mesi di limbo, a primavera 2017 ci sarà la "manovra correttiva", quella "necessaria per fronteggiare gli eventi imprevisti che hanno avuto luogo nell'inverno 2016-2017 e che hanno purtroppo peggiorato le previsioni iniziali", grazie alla quale, dopo i "necessari sacrifici", il 2017 alfine sarà "l'anno della ripresa"...
       Ovviamente nel 2017 di ripresa non se ne vedrà pure l'ombra, ma intanto tutti i tipi di discorsi sul tema saranno troncati dalla pausa estiva dell'anno prossimo, l'unico periodo dell'anno per il quale, per gli italiani, vale la pena di vivere. Se ne riparlerà a settembre.
       Primo Levi commenterebbe così: "Se questo è un popolo"...
       R.I.P.

                         Piero Visani