martedì 22 novembre 2016

Minima militaria


       Non so assolutamente come sarà la presidenza Trump. Ho sorriso per la sua elezione semplicemente perché mi ricordo con discreta gioia quella notte "altamente lassativa" per l'establishment italico e occidentale in generale.
       Tuttavia, non posso non apprezzare alcune nomine fatte dal neo-presidente nel campo delle sicurezza nazionale e/o più strettamente militare: generali a 3 e 4 stelle che NON hanno aspettato il giorno del pensionamento per dire che erano profondamente in disaccordo con la politica del presidente Obama, e ne hanno pagato le spese, con brusca interruzione di una brillante carriera.
       Avendo una mentalità che un mio amico generale - uno dei pochissimi che hanno saputo dare le dimissioni SENZA attendere la maturazione delle indennità pensionistiche - definisce da "simpatico monello" (e lo ringrazio per il "simpatico", è raro per me essere definito tale), mi sono sempre chiesto quali VALORI GUERRIERI potessero incarnare coloro che, per aprire la bocca, attendevano sempre l'agognato pensionamento, e spesso tacevano anche dopo quello. Me li vedevo - e me li vedo - guidare con animo pugnace la truppa in combattimento, nel bel mezzo di uno stormir di fronde assai superiore a quello possibile nei corridoi di Palazzo Baracchini. Non c'è niente di peggio - l'ho scritto altre volte - dei "preti senza fede"...

                         Piero Visani