domenica 23 aprile 2017

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       Premesso che non ho mai avuto dubbi che Macron sia il candidato vincente, leggere il suo nome abbinato all'etichetta di "centrista indipendente" mi provoca una sconvolgente ilarità: ma avete mai conosciuto un centrista che fosse "indipendente"?
       "Indipendente" da che? Dal centrismo? Dal servilismo? Dai grandi potentati finanziari? 
      Io ne ho conosciuti soprattutto di "indipendenti dall'indipendenza", cioè molto ma molto "dipendenti". Ammesso e per nulla concesso che esistano ancora le tradizionali categorie politiche, un "centrista" (il luogo politico del Nulla) e per di più "indipendente" è una definizione che mi piace molto.
"Burattino senza fili" (o anche con) è accettabile come definizione alternativa...?
       Ah, e ricordatevi tutti il celeberrimo principio: "un uomo, un voto" (ma completate la frase: "moltiplicato per il suo reddito, il suo patrimonio e la sua credibilità davanti alle oligarchie"). Io, che non devo fare politica e che non me ne interesso, ogni volta che assisto al film comico chiamato "democrazia", mi diverto un mondo. Pare che ci sia qualcuno che ancora ci crede. Del resto, esistono ancora pure le religioni e quanti ci credono: ergo, di che stupirsi...?

                            Piero Visani

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