mercoledì 19 aprile 2017

L'Italia dei ponti


       Poco prima del crollo del viadotto di Fossano, a una cinquantina di chilometri più a nord, a Moncalieri, giusto all'ingresso di Torino, un contadino che lavorava in un suo campo ha segnalato che anche lì un viadotto sull'autostrada presentava crepe e inquietanti scricchiolii. Sbeffeggiato per procurato allarme dalle "autorità" preposte, è diventato quasi un santo quando un pur distratto sopraluogo ha fatto constatare che l'uomo NON era un visionario. Ergo transenne, iniezioni di cemento armato, etc. etc., mentre l'Italia dei vacanzieri si preoccupava - per citare il titolo di un celebre libro sulla battaglia di Arnhem (1944) - solo di "quell'ultimo ponte", cioè il successivo...
       Ogni popolo ha le sue priorità, i suoi governanti e i suoi ponti. Con e senza virgolette. O entrambi, per come stanno in piedi, con le virgolette...

                            Piero Visani

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