venerdì 30 giugno 2017

Tenere le distanze

       Credo che una delle cose più positive, nei rapporti umani, sia svuotarli di contenuti di ipocrisia. Ci sono rapporti in cui il "tu" era quotidiano, frequente, abituale. Quando però tali rapporti si incrinano, è mia personale abitudine passare al "lei", visto che è venuta meno tale dimestichezza. Ho sempre formulato con chiarezza tale richiesta, accompagnata dall'esortazione a fare in modo che eventuali percorsi comuni venissero meno, nel senso che si provvedesse al minimo sforzo di cambiare strada... Cosa alla quale mi sono sempre accinto di buon grado. Il fatto che i cosiddetti rapporti civili siano per me un po' più che vomitevoli, non significa minimamente che io, in alternativa, offra rapporti incivili. Molto più semplicemente, mi dedico all'eliminazione dei rapporti, nel senso che - per me - l'unica alternativa ad un'eventuale intimità è la totale estraneità, nel senso sottile e bellissimo che non si è esistiti, l'uno per l'altro; non c'è stato un pregresso; non ci sono ricordi e non c'è stato alcunché di condiviso. Solo purissimo guano.
       Posso anche scrivere di queste cose - e l'ho pure fatto - ma sto scrivendo di un poltergeist presente nelle mia mente, non di una persona vera. Non scriverei mai di gente che mi ha fatto del male. Scrivo di proiezioni presenti nella mia mente, frutto della mia fervidissima fantasia autoriale.
       Ci sono un sacco di persone che non mi apprezzano, e non penso certo di voler abbattere la barriera dell'estraneità, con costoro. Ma coloro i quali hanno dato prova di apprezzarmi, e poi hanno cambiato idea, quelli sono finiti. Per sempre. 
           Devo riconoscere che quasi tutte le persone che con me hanno compiuto questo deplorevole itinerario hanno finito - con maggiore o minore facilità e rapidità - per adeguarsi alle mie richieste, passando in un primo tempo dal "tu" al "lei", poi cessando ogni rapporto e infine - e di questo sono loro molto grato - arrivando addirittura a negare di avermi mai conosciuto. Questo mi ha fatto molto piacere, perché vuol dire che hanno infine compreso che non ero io quello che hanno conosciuto. Era un altro. Scelgano loro chi. A me non interessa.

                         Piero Visani




Nessun commento:

Posta un commento