sabato 14 aprile 2018

Comunicazione e "senilità"

       In queste ore, ho letto molti interventi sulla senilità di Berlusconi e un non minore numero di inviti a farsi da parte. Non intendo contraddire alcuno, però vorrei fare sommessamente notare due aspetti:
  1. Accompagnare con una marcata gestualità la dichiarazione politica di un presunto (molto presunto...) sodale non è frutto di senilità o di incapacità di farsi da parte, ma è un modo tutt'altro che inusuale di delegittimare colui che sta parlando (è noto infatti che i picchi di attenzione delle persone di media (cioè scarsa...) intelligenza nei riguardi di un discorso di senso compiuto si stanno facendo sempre più brevi), attirando su di sé l'attenzione di coloro che non cercano senso nelle parole (troppo complicato...) ma lo cercano e lo trovano nei gesti, nel linguaggio del corpo, nelle cose che sono in grado di capire subito. Di fatto, con quella gestualità sopra le righe, Berlusconi ha totalmente delegittimato il discorso di Salvini, anche se fingeva di essere d'accordo con lui e soprattutto ha ridotto il livello di attenzione che veniva prestato al capo leghista. Manovra tutt'altro che improvvisata e segno di una notevole conoscenza della comunicazione, tant'è vero che i media hanno notato molto più lui che il leader della Lega.
  2. E' del tutto evidente che il capo di Forza Italia attende la designazione di un "governo del Presidente" per giocare a tutto campo una partita già iniziata prima delle elezioni del 4 marzo con le visite a Bruxelles, dove non a caso venne accolto in pompa magna da Juncker e accoliti, che evidentemente gli devono aver chiesto qualcosa e cui deve aver chiesto qualcosa a sua volta, oltre a ottenere la promessa che la Corte europea dei Diritti dell'Uomo avrebbe guardato con occhio di riguardo al suo caso.Ora tutti pensano al potenziale governo Di Maio - Salvini, ma di questa ipotesi di "governo del Presidente" - assai cara all'UE e ai "mercati" - nessuno parla. Si dice che non abbia i voti, ma qualcuno nutre dubbi sul fatto che, facendo leva sui bisogni finanziari di molti "rappresentanti del popolo", tale ipotesi in perfetto stile Eurolager avrebbe tutta questa difficoltà a trovarli?
       Sono ipotesi di scuola, per carità, ma non così campate in aria e assolutamente in linea con le scelte di un uomo che ha sempre promesso agli italiani una cosa e ne ha sempre fatte delle altre, totalmente antitetiche rispetto alle sue promesse. Mi sbaglierò, ma non parlerei proprio solo di "senilità". L'uomo sa di comunicazione più di tutti i suoi amici e avversari messi insieme.

                       Piero Visani



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