martedì 28 agosto 2018

Le politiche di risanamento

       "Il suo nucleo familiare non ha più nulla", dice con aria soddisfatta il grigio burocrate (costoro, infatti, assumono sempre un'aria molto soddisfatta quando possono vantarsi di aver ridotto qualcuno o alcuni allo zero assoluto delle loro vite, uno zero assoluto non patrimoniale, ma umano, cioè a una vita dove non c'è nulla, salvo il quadrinomio "mangiare - dormire - lavorare molto - pagare tutto").
       Il "risanamento" è compiuto: senza più un soldo, poveri in canna, possiamo avviarci "felici" verso il "migliore dei mondi possibili", quello dell'Eurolager. Qualche tedesco, utilizzando sapientemente i suoi kapò italici, potrà mettersi in garage una seconda o terza Mercedes, e qualche suo Gauleiter italico potrà ampliare la propria già lussuosa villa.
       "Ce lo chiede l'Europa", dice compunto il servo sciocco di turno. Ci hanno distrutto, ma era "per il vostro (o forse nostro...?) bene".
       "L'esportazione di virtù economica" (molto presunta), così come quella di democrazia (ancor più presunta) procede in forma semplice: con bombardamenti - reali e/o metaforici - che distruggono tutto e tutti. Alla fine, un ristretto nucleo di maiali è un po' più grasso. Noi invece siamo o in miseria o morti (splendida alternativa!). Sarà davvero - come ci dicono - una soluzione politica imperfetta, ma la "migliore che abbiamo escogitato fino ad oggi?". Per quanto mi riguarda, giuro che ne avrei moltissime, di soluzioni alternative, ma - siccome vivo in un sistema molto libero - non posso elencarle senza finire in galera...

                       Piero Visani





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