domenica 16 settembre 2018

Deep State

       Nella mia vita professionale, non credo di aver mai fatto parte dello "Stato profondo". Ne ho operato all'interno, questo sì, ma mi impediva di migliorare le mie posizioni la mia assoluta refrattarietà, per non dire repulsione "tout court", a tutto ciò che è statale. In compenso - e questo lo posso affermare a chiare lettere - "ho visto cose che voi umani..." e, quando in  qualche occasione mi è capitato di volerne raccontare anche solo una minima parte a interlocutori non "avvertiti", mi sono visto ridere in faccia un po' da tutti, con inviti a "non raccontare frottole solo per il gusto di fare colpo su chi ti ascolta"...
       Frottole non ce n'era alcuna, ma vaglielo a spiegare alle "anime belle" e talvolta anche a quelle meno belle...! Non c'è niente di più impervio che cercare di spiegare a chi non ti vuole ascoltare che cosa siano gli arcana imperii e come funzioni lo "Stato profondo". Tempo perso.
      Visto che la mia credibilità è prossima allo zero assoluto, mi permetto però di suggerire la lettura del numero di agosto 2018 di "Limes - Rivista italiana di geopolitica", dedicato a "Stati profondi. Gli abissi del potere". Sia per i neofiti della politica dalla parte dei governi (e non da quella delle opposizioni) sia per quanti non credono all'esistenza dei Deep States, sarà una lettura certamente utile, perché spiega alcuni meccanismi estremamente interessanti, ad esempio come può accadere che una struttura di sicurezza incaricata della difesa delle coste di uno Stato riesca a creare - non propriamente a caso... - un evento come quello della nave "Diciotti" e chi la muova, nel farlo, di modo che il governo legittimo di un Paese si trovi tra i piedi una "patata bollente" intesa solo ed esclusivamente a delegittimarlo e a screditarlo.
       Essendo avanti con gli anni, sono un componente di quella ristretta genìa di italiani che credono ancora che le buone letture servano anche a fare politica, oltre che - e soprattutto - metapolitica. Non ho grandi speranze in tal senso, visto il livello medio complessivo, ma la mia piccola provocazione la lancio: chi non controlla il Deep State del proprio Paese crede semplicemente di governare ed essere al potere; in realtà NON governa e NON ha potere. Meglio accorgersene per tempo, se si riesce...

         Piero Visani



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