lunedì 10 settembre 2018

Le elezioni in Svezia

       Siccome non tengo minimamente a rendermi simpatico, dirò a chiare lettere che a me il modello del Welfare State ha sempre fatto ribrezzo, in Svezia come altrove. E' un modello orribilmente assistenzialistico, che si preoccupa soprattutto di vellicare le parti peggiori di una Nazione e di un popolo, quelle che cercano di farsi pagare il più possibile dallo Stato, in modo da faticare il meno possibile da sé. Del resto, sappiamo che questa è una strada in discesa: si comincia con alcune componenti sicuramente di rilievo, come l'assistenza sanitaria, e si finisce per intasare i servizi di emergenza degli ospedali anche solo per un raffreddore...
       Poi un giorno gli apologeti di quel sistema di assistenza dalla culla alla tomba (e anche viceversa, perché quando nasci in un sistema del genere è come se fossi già morto) si accorgono - ma molto tardivamente, è ovvio... - che quel sistema, come può essere applicato a loro, può essere applicato anche agli allogeni e costa, costa, e snatura progressivamente l'identità nazionale, fino a trasformarsi in un melting pot talmente forzato per cui in certe aree del Paese non entra neppure più la polizia e forse servirebbe - per accedervi - anche l'esercito.
       Una deriva del genere è appena più che tragica, ma ci vuole tempo, molto tempo, per scalzarla. Sacche di privilegio esistevano ed esisteranno ancora, e le metapolitiche inverse a quelle dominanti non si costruiscono in un giorno. Le forze sovraniste crescono, ma fanno quello che possono, visto che l'elettorato spesso si accorge dei ladri quando hanno già completato le loro spoliazioni, non prima, in genere per una forma di ottuso e comodo conservatorismo.
       Tuttavia, il vento sta cambiando in tutta Europa. Non occorre avere fretta. Il nemico - perché di nemico si tratta e come tale ci ha sempre trattati - è in difficoltà. Occorre incalzarlo con strategie diversificate e tattiche sofisticate. Ma quello che un tempo era un sogno oggi è già un progetto politico. Non è mutamento da poco, anche se non arriva subito la luna nel pozzo.

                          Piero Visani



1 commento:

  1. Gli svedesi sono un popolo laborioso e, quando si accorgono che devono lavorare affinché anche i fancazzisti provenienti dalla giungla possano godere del costosissimo stato sociale senza aver fatto nulla per meritarselo, allora iniziano (ma inizisno solo, e in ritardo...) ad incazzarsi....!

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