Ogni volta che pubblicizzo il mio libro "Storia della guerra dall'antichità al Novecento" (Oaks Editrice, Milano 2018, 195 pagine, prezzo scontato sui 15 euro), riesco a venderne qualche copia e a risalire nella classifica Amazon di settore (oggi al 55° posto, dopo aver toccato come massimo il 12°). Dovrei tenerne maggiormente conto, ma sono troppo impegnato e forse troppo snob per farlo davvero.
Ho fatto pochissime presentazioni del libro stesso, anche perché uno dei miei sport preferiti è andare a dire ciò che gli interlocutori NON vogliono sentire (e sapete, no, di quale "pasta" è fatto un intellettuale organico, per cui, pur venendo dalle isole Galapagos, preferirei tenermi lontano da quel tipo di deiezione), però il libro non è andato malissimo, per cui qualche virtù forse poteva averla.
Ora mi mancano tre capitoli per finire Storia della guerra nel XX secolo, ma ho pochissimo tempo per dedicarmici, visto che ho un autentico terrore dei redditi di cittadinanza e degli stipendi da clientela, e ho pure un altro libro da fare. Ma ho sempre vissuto egregiamente di espedienti, anche perché mi andava di testimoniare di persona la mia assoluta alterità, per cui non solo ce la farò, ma pure rispettando alla lettera i tempi. Insomma, in interiore homine habitat veritas e - lasciatemelo dire - una citazione di Sant'Agostino credo che, fatta da me, per molti sia assolutamente inattesa.
Piero Visani
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