Nei sistemi capitalistici (e non solo in essi, per la verità) la vita umana è merce: in genere merce di scambio, il più delle volte merce deteriorabile. Lo hanno dimostrato ad abundantiam i commenti di Confindustria sulle dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio e sulle oscillazioni in Borsa del titolo Atlantia.
Ci sono state, è vero, altre oscillazioni legate all'universo Atlantia, di cui una, accaduta intorno alle 11.40 del 14 agosto scorso, sul ponte Morandi di Genova, era costata la vita a 43 persone. Ma - com'è noto - nella nostra espressione geografica "chi muore giace" (e non è neppure merce deteriorabile, è proprio merce irreparabilmente deteriorata), mentre "chi vive si dà pace". E riprende a pontificare (e sono ponti che fa meglio di altri, invero...), perché il senso dell'opportunità e quello - che in teoria dovrebbe essere molto più forte - della vergogna non abitano più qui o, forse, non ci hanno mai abitato...
Piero Visani
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