sabato 1 giugno 2019

Banana Republic

     Tra "Peace & Love", parate "militari" (?) dedicate all'integrazione, difesa "fino all'estremo sacrificio" delle pensioni d'oro, "Be cool and join the Navy", photo opportunities con bambini, etc. etc., ogni anno l'Italia conferma di essere il Paese in cui FUNZIONE e FINZIONE militare si sovrappongono alla perfezione fino a confondersi del tutto, al punto che uno non sa se vergognarsi dei "pacifisti in servizio permanente effettivo" (autentica piaga culturale nazionale del secondo dopoguerra) o di sorridere di coloro che non si sono accorti di averli serviti, in atteggiamento di totale "proskunesis", se non quando la minaccia si è rivolta direttamente contro le loro beneamate (e non basse) pensioni...
       Ancora più sorridere mi fanno dichiarazioni del tipo "chi non vuole avere un esercito, finirà per averne uno straniero", perché noi l'abbiamo già, saldamente insediato in territorio nazionale e ben noto - chi li conosce lo sa... - per l' "elevatissima" considerazione che nutre per l'Italian Army, espressione in genere accompagnata da una smorfia eloquente...
      A me Dalla e De Gregori di "Banana Republic" sono sempre piaciuti, ma so che altri, all'interno del mondo funzione/finzione, prediligevano "Go West" o "YMCA" (acronimo di Young Men Christian Association, forse con un neppure tanto mascherato riferimento alla Comunità di Sant'Egidio...?) dei "Village People", band statunitense assai nota per il suo trasudante machismo...

                             Piero Visani 



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