venerdì 22 febbraio 2019

Similitudini storico-tattiche

       Notte fra sabato 17 giugno 1815 e domenica 18. Piana di Waterloo (Belgio). Pochi, nell'armata anglo-olandese al comando del duca di Wellington, riescono a dormire, in previsione della battaglia dell'indomani. Tra i membri più giovani dello Stato Maggiore britannico serpeggiano ansia e inquietudine, e alcuni si arrischiano a chiedere al "Duca di Ferro" che cosa prevede che succederà l'indomani, che cosa faranno i francesi. Quest'ultimo, con il suo tono altero e distaccato, sorride sommessamente e dice: "Verranno avanti nella solita vecchia maniera e noi li sconfiggeremo nella solita vecchia maniera".
       Forse la sicurezza di "Welly" sfiorava la sicumera, ma egli - come comandante - doveva preoccuparsi di dare fiducia agli uomini al suo comando e, al tempo stesso, i lunghi anni della Guerra Peninsulare in Spagna e Portogallo (1808-1814) lo avevano reso pienamente consapevole del fatto che gli attacchi francesi in colonna di battaglione, costantemente iterati su ogni campo di battaglia, erano stati costantemente stroncati, anche nelle situazioni più difficili, dallo schieramento in linea delle truppe britanniche, che in tal modo potevano sviluppare un volume di fuoco nettamente superiore a quello dei loro avversari e, di conseguenza, li costringevano alla ritirata a causa delle molte perdite che infliggevano loro.
       Mutatis mutandis, trasformate l'incipit di questa frase con "Staranno indietro nella solita vecchia maniera e noi etc. etc.". Il "Cholo Simeone" non ha combattuto la Guerra Peninsulare, ma ha certamente visto il modo con cui Manchester United, Young Boys e Atalanta avevano sconfitto la Juventus. E - sapendo che il calcio NON è un "gioco semplice" - ne ha tratto qualche prezioso insegnamento tattico...

                    Piero Visani



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