Ogni volta che parla un rappresentante dello Stato, in questa repubblica bananifera, mi sorge il sospetto che il referendum del 1946 lo abbia vinto la monarchia, ma non quella dei Savoia: una monarchia assoluta, dove non si vota e dove il cittadino non è tale, ma è suddito e, se non si adegua prontamente, può andare "a quel Paese" (nel caso di specie, l'Ungheria).
Adoro gli esempi di "dialettica democratica". Mi rafforzano nella mia assoluta "stima" per questo sistema di infinite "libertà". Due libertà però ci sono: quella di servire e quella di ubbidire senza fiatare. In caso contrario, a Budapest, a Budapest...! (per ora senza deportazioni in massa, ma non si sa mai...).
Piero Visani