sabato 15 ottobre 2016

Le verità nascoste


      Fanta-dibattito, ieri sera a "Crozza nel paese delle meraviglie", tra un finto senatore Razzi, un finto costituzionalista Zagrebelsky e un (quasi) vero moderatore Mentana.
       Conclusione del medesimo, dopo una serie di terrificanti strafalcioni di Razzi. Zagrebelsky, inorridito, chiede a Mentana, in referimento a Razzi: "Ma questo è un senatore?".
       Mentana: "Sì".
       Zagrebelsky, di rimando, "Allora cambio le mie scelte e voto sì"...
       Credo si sia trattato della migliore illustrazione del vero dramma italico, e del circa 44 per cento di aventi diritto che NON andranno a votare: è vero che è un referendum politico su Renzi e il suo futuro, ma è anche vero che, nel Senato vecchio stile, si stagliavano figure "illustri" come Antonio Razzi, portatevi ovviamente dal centrodestra, per il quale - nel corso del tempo - i criteri di selezione per le cariche elettive sono sempre stati (senza generalizzare), nell'ordine: i genitali femminili, la fedeltà incondizionata al capo e le "qualità intellettuali".
       Un bello show - non so quanto involontario - in favore del "sì". 
       Il noto adagio dell'antichità romana recitava "senatores boni viri, senatus autem mala bestia". Da tempo potrebbe essere tranquillamente rovesciato, ma la situazione - con i senatori designati dall'alto - potrebbe davvero cambiare, e in meglio?
       Nel frattempo, "dum Romae consulitur" su temi tanto importanti, fuori, nel mondo vero, quello che se la ride delle baggianate italiche, si sta preparando solo una guerra. Ma che cos'è un conflitto, rispetto a un referendum costituzionale...?

                    Piero Visani