1) il mio rapporto con il sistema "democratico" è semplicemente quello di terminale di pagamento per consentire ad altri di vivere grassamente alle mie spalle. Non credo che la mia situazione sia mutata o possa mutare dopo il voto di ieri. Anzi, milioni di italiani premono perché io li mantenga ancor più di quanto fatto fino a ieri. E siccome questa era la promessa fatta un po' da tutti i partiti, come sempre in democrazia avevo una vastissima possibilità di scelta: "cinquanta sfumature di asfissia"...
2) George Soros, nell'appoggiare troppo scopertamente la lista di Emma Bonino non ha lavorato granché bene, visti i risultati. In compenso, strutture come OPFOR e CANVAS paiono aver disseminato insegnamenti interessanti. C'è da chiedersi come abbiano fatto, visti i discepoli che avevano e hanno, ma probabilmente qualcuno dietro le quinte è più intelligente dei figuranti della front line. E comunque indirizzare e spegnere una reale volontà di cambiamento, conformandola al carattere nazionale e - proprio solo grazie a questa scelta - trasformandola in volontà di assoluta conservazione non è compito agevole da assolvere e di questo va dato atto a quanti, dopo essersi esercitati (con scarsi risultati, invero) nella gestione delle "primavere arabe", ora sperano di riscattarsi con la gestione dell'"autunno/inverno italico". Una bella sfida, auguri!
Per i lettori che fanno ancora la fatica di leggere, non mi resta che l'inevitabile rimando alle auree pagine di Tomasi di Lampedusa ne "Il Gattopardo".
E ora scusate, ma torno di fretta al lavoro: il numero dei nullafacenti da mantenere - e di quelli che sui medesimi speculano politicamente - penso aumenterà a dismisura nel futuro immediato. Dunque il mio lavoro e i miei soldi serviranno. Ovviamente non a me, a loro... Ma questa è l'essenza della democrazia totalitaria.
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