Questo tipo di scrittura ha un ottimo valore quando si tratta di spiegare a se stessi eventi che si sono vissuti e che si ritiene ancora bisognosi di una rilettura critico-nostalgica. Oltre a questo, però, non le vedo altre particolari valenze, se non a fini di autoconsolazione o di approfondimento del Sé.
Oltre queste, io voto decisamente in favore dell'esperienza terapeutica, che ritengo decisamente preferibile e che è tanto più indispensabile nel caso in cui si possa finire protagonisti, sia pure involontari, di soluzioni di compostaggio.
Piero Visani
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