martedì 18 aprile 2017

Il ballo di Natale (24 dicembre 1862)

      La notte di Natale del 1862, il generale "Jeb" Stuart, comandante della Cavalleria dell'Armata della Virginia settentrionale, organizzò presso l'accampamento del suo reparto, nei pressi di Moss Neck, in Virginia, una festa da ballo in onore di sua moglie, Flora Cooke Stuart, e delle consorti di molti ufficiali dei suoi reggimenti.
      La festa, preceduta da un lauto banchetto natalizio, si svolse in allegria fino a notte fonda, allietata dalle musiche di un'improvvisata orchestrina reggimentale. Tutti gli ufficiali di grado più elevato partecipanti ad essa, tuttavia, sapevano che alle prime luci dell'alba sarebbe suonata l'adunata e che 1.800 uomini della brigata di Cavalleria avrebbero dovuto montare a cavallo per condurre un'incursione in profondità dietro le linee unioniste, che il comandante dell'Armata, generale Robert Edward Lee, aveva organizzato per la mattina di Natale proprio per cogliere le forze nordiste con la guardia abbassata.
      Questa consapevolezza non impedì al generale Stuart - uomo molto festaiolo e noto womanizer (ma costretto a limitarsi, nella circostanza, dalla presenza della moglie) - di organizzare un party assolutamente divertente, reso forse più eccitante dal fatto che la componente maschile del medesimo era consapevole che la festa di quella notte, per ciascuno di essi, avrebbe anche potuto essere l'ultima. Il dipinto di John Paul Strain coglie il momento culminante della festa, la danza celtica (reel) conclusiva tra il generale Stuart e la moglie.

                                                   Piero Visani



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