Sono diventato sempre più rapido nello scrivere e ho concluso anche questo lavoro. Durante il fine settimana lo rileggerò e lunedì lo consegno all'editore.
Com'è generalmente noto, Mao non fu un innovatore della teoria del conflitto, ma un razionalizzatore della medesima e un acuto analista di come concetti fondamentali come "spazio", "tempo" e "morale" dovessero essere combinati in nuove aggregazioni per dare vita a una concezione compiuta della guerra rivoluzionaria. Proprio la sua visione olistica del conflitto, inteso come fusione costante di guerra e politica, rappresenta il maggiore contributo da lui fornito in materia.
Piero Visani
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