Da buon sostenitore dei Calimeri, i "pulcini neri", mi sto rileggendo a tutta velocità il numero speciale di Limes - Rivista italiana di geopolitica sul Texas (n. 8/2016). Visto che Israele ha diritti su Gerusalemme, io sto analizzando i diritti del Messico sul Texas, che mi paiono molto ampi, a meno che il diritto, anche in democrazia, non si basi sulla forza delle armi e sulla conquista manu militari. Ma sono cresciuto nell'Italia democratica del secondo dopoguerra e a scuola ho imparato che questi sono semplici e assoluti abomini. Ergo studio affinché il Messico possa riacquisire quanto prima - e legittimamente - il Texas e altri Stati e parti di Stato degli USA, in base al "diritto del più debole", che in democrazia, per una questione di legittimità, vale molto di più di quello del più forte... Ovvio, no? O sono diventato anch'io, come tutti quelli che mi intrattengono "dottamente" sul tema, un formidabile ipocrita e coglione? O un "realista politico", cioè di quelli che per "realismo" intendono "io so' io e voi non siete etc. etc.". "Realismo" e bullismo, in politica, paiono somigliarsi assai...
La concezione del diritto dei "democrats" è una stracca barzelletta, di quelle che neppure fanno ridere...
Piero Visani
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