Da bravo "apolide dell'esistenza", non amo per nulla le feste - né natalizie né di alcun altro genere - che per me sono uno dei più evidenti "non luoghi" esistenziali. Le trascorro in genere lavorando e scrivendo, osservando - da "entomologo umano" quale mi considero - ciò che mi succede intorno e, se e quando ci riesco, riflettendo in silenzio sulla vacuità e l'insensatezza della condizione umana. Ho sempre fatto così e ancora non ho trovato un buon motivo per cambiare...
Piero Visani
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