Il passaggio di Cristiano Ronaldo alla Juventus è ufficiale. Da juventino non cieco ne sono lieto: considerata la grande personalità del portoghese e il fatto che sia abituale per lui comportarsi da allenatore in campo, potrà dare alla squadra un duplice e preziosissimo contributo: il suo, come miglior giocatore del mondo; il suo come neutralizzatore del "non gioco" in cui è più che specializzato l'allenatore che si ritroverà tra i piedi, mister "1-0" (se e quando riesce...) Massimiliano Allegri.
Costantemente critico nei confronti di una dirigenza amante - secondo le migliori tradizioni di famiglia - delle "nozze con i fichi secchi", questa volta devo riconoscere che è stata acquistata una perla, magari un petit peu agé, ma ancora in grado di dare moltissimo. Del resto, se si vogliono vincere i grandi trofei e non gli scudettini e le coppettine nazionali, occorrono potenza imperiale e relativa capacità di fuoco. Il resto sono discorsi da ragionieri con spiccata propensione al risparmio. Che per una volta la dirigenza juventina li abbia messi da parte è - a mio giudizio - un fatto estremamente positivo, considerata anche la loro ascendenza piemontese. Se vuoi vincere le guerre vere, devi dotarti delle armi migliori e in non pochi casi può addirittura non bastare. Non faccio l'uccello di malaugurio, ma il "polemologo calcistico"...
Piero Visani
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