Leggo da varie parti che sarebbe in corso un nuovo episodio di questo "nobilissimo" sport italico. Ne ho già visti tanti, di questi assalti alla diligenza. In Piemonte, ad esempio, il centrodestra - qui al governo complessivamente per un quindicennio - si specializzò nel riciclaggio di "cercatori di posti e strapuntini" per ragioni di lavoro e/o mera sopravvivenza. Li vide non combinare alcunché di buono, non se ne preoccupò minimamente (altre erano le sue priorità...) e si ritrovò con il didietro per terra quando si tratto di ottenere solidarietà vere.
Non conoscendo il concetto gramsciano di egemonia - sarebbe stato chiedere troppo a un noto esponente forzitaliota torinese, appassionato soprattutto di ciclismo e calciobalilla - il passaggio dei centrodestristi al potere nella Regione Piemonte può essere commentato con le sapide parole manzoniane a commento della dipartita di Donna Prassede: "quando si dice che era morta, è detto tutto". Ora magari la nobildonna rivivrà per consenso popolare, salvo morire dopo un quinquennio allo stesso identico modo. E davvero non mi pare che la Lega vorrà comportarsi altrimenti. Certe "buone" abitudini non si perdono mai.
Piero Visani
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