martedì 6 settembre 2016

Ab Urbe condita

       Vedere soggetti che rimproverano a Virginia Raggi i suoi errori e le sue sconfitte, fa venire in mente, a uno storico militare come lo scrivente, ormai del tutto alieno da qualsiasi forma di interesse politico (e tanto meno di simpatie grilline), situazioni assolutamente grottesche, come se, nel 9 d.C., a rimproverare a Varo di rendere le legioni perse nella selva di Teutoburgo contro i Germani, non fosse stato l'imperatore Augusto, ma i consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone, cioè proprio quelli che a Canne (216 a.C.) avevano subito una totale disfatta da parte di Annibale e dei cartaginesi...
       Sicuramente Virginia Raggi, come sindaco, sta sbagliando molto, ma che i giudizi su di lei vengano profferiti da chi, in politica, ha sbagliato tutto, è francamente divertente, anche perché non essendo (ancora) Roma il "paradiso delle Urì", io nel mondo politico della Capitale di "verginelle" (e non è certo una notazione di genere, la mia) non ne vedo alcuna.
       L'elettorato prova a tentoni, per disperazione, ma mi riesce difficilissimo pensare che abbia commesso un errore nel NON concedere fiducia al Centrodestra o al Centrosinistra. Errori ne ha commessi molti altri, a cominciare dal fatto di essere un elettorato straordinariamente benevolo nei confronti dei delinquenti, ma questa è un'altra storia.

                           Piero Visani