domenica 3 settembre 2017

Accadimenti

       Tutto ciò che sta accadendo in Italia, a livello di ordine pubblico e di situazione sociale, non fa altro che elevare i livelli di conflittualità interna di un Paese che ha già un carico abnorme di problemi. Personalmente, guardo e prendo atto. Non penso affatto che finirà bene, anzi ritengo che finirà malissimo, ma non posso che guardare con soddisfazione al lievitare della conflittualità e dei fenomeni degenerativi che ad essa si accompagnano. Comporteranno costi e reazioni, il tutto sotto gli occhi di chi non ha nemmeno ancora ben inteso il tipo di mostro che ha evocato. Ma il mostro c'è, è lì, si pasce di tante cose e di tante stupidaggini, e si ingigantisce, giorno dopo giorno. I problemi che esso pone sarebbero già molto gravi in un Paese ricco e ben organizzato, pensate che cosa possano essere in uno Stato in pieno sfacelo, dove l'unica reazione consentita è la negazione dell'esistenza del problema.
       La situazione è ormai in pieno movimento e potrà essere forse tamponata, non bloccata, e comunque continuerà a peggiorare. Staremo a vedere. Ma è una situazione che abbiamo voluto, ergo pienamente meritata. Storicamente parlando, lo stupro è un atto di conflittualità per eccellenza, non di criminalità comune. E' una modalità che sancisce la completa conquista di un territorio e di coloro che lo abitano da parte di una forza di invasione. Non a caso, pur se ripudiato da tutte le convenzioni internazionali, ha sempre accompagnato la condotta di molti eserciti, in uniforme e no.

                   Piero Visani





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