venerdì 8 settembre 2017

Riflessioni di settembre

       "Non è assurdo supporre che lo sterminio dell'uomo cominci con lo sterminio dei suoi germi. Si deve solo considerare l'uomo in se stesso, con le sue emozioni, le sue passioni, le sue risa, il suo sesso, le sue secrezioni, per concludere che l'uomo stesso non è altro che un piccolo sporco germe - un virus irrazionale che guasta un universo di trasparenza. Una volta che egli è stato bonificato, una volta che ogni cosa è stata ripulita e ogni infezione - tanto di natura sociale quanto causata da bacilli - è stata eliminata, allora soltanto il virus della tristezza rimarrà, in un mondo mortalmente pulito e mortalmente sofisticato" (Jean Baudrillard, The Transparency of Evil: Essays on Extreme Phenomena, traduzione in inglese dall'originale francese, London-New York, Verso, 1993, p. 61; la libera traduzione in italiano che qui compare è mia).
       Per uno come me, cresciuto nel convincimento che l'anima migliore è quella che "nessun detersivo, per quanto potente, può render pulita", la società descritta così compiutamente da Baudrillard la vedo pararmisi di fronte ogni giorno, sempre più ossessivamente totalitaria, e sempre più ignara di esserlo. Tristezza.

                      Piero Visani




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