venerdì 27 ottobre 2017

Il coraggio della verità

       La proclamazione dell'indipendenza della Catalogna ha una serie a mio avviso innegabile di meriti, il primo dei quali è mettere in movimento la morta gora dell'Eurolager, dove - a parte tasse e pagamenti vari - non si vede nulla che sia definibile come politico.
       La reazione di Madrid sarà certamente dura, come è tipico di tutti coloro che sono democratici e costituzionali fino a che fa loro comodo, poi - se un popolo esprime a maggioranza un desiderio di libertà e indipendenza - si scoprono improvvisamente un po' diversi...
       In ogni caso, la Storia insegna che un desiderio di libertà e autonomia, se autentico e maggioritariamente condiviso, potrà rimanere sotto traccia anche per mille anni, ma poi riesploderà e alla fine trionferà.
       Onore al merito ai dirigenti catalani, che hanno saputo andare fino in fondo. Nell'umano esistere, ogni cosa ha senso se si va fino in fondo. Ovviamente diranno che è un salto nel vuoto di cui non sono state calcolate le conseguenze. Se così fosse, sarebbe la cosa migliore che i dirigenti catalani possano aver fatto. Questa Europa di morti, di collasso demografico, di burocrati superstipendiati, di eurocrati specializzati in balzelli, imposte e tasse, è un incubo per qualsiasi europeo degno di questo nome. Non sarà certo la Catalogna a cambiare il nostro destino, ma essa ha il merito di ricordarci che neppure la politica, come la rivoluzione, "è un pranzo di gala" e che essa è una delle poche soluzioni di cui ancora disponiamo per mandare di traverso il pranzo, anzi il banchetto, ai nostri nemici. Uso deliberatamente la categoria di "nemici" perché - come europeo - non sento proprio di avere avversari, ma solo nemici nell'enorme fogna a cielo aperto chiamata Unione Europea.
      I catalani hanno espresso la loro volontà politica. Quest'ultima sarà certamente coortata a viva forza e magari prima di Natale saranno organizzate le solite elezioni farsa, che diranno che il popolo catalano è massicciamente unionista. Ho conosciuto parecchi catalani, in vita mia, nessuno mi ha mai detto di essere spagnolo... Le piccole Patrie riprendono fiato, inevitabilmente, visto che gli Stati sono ormai soltanto Leviatani di enorme voracità, mostri di nietzscheana memoria, Moloch che vivono uccidendo i loro sudditi, strangolandoli giorno dopo giorno.

                     Piero Visani



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