mercoledì 22 gennaio 2014

Inimicizia relativa e solidarietà assoluta


       L'intesa raggiunta tra Berlusconi e Renzi dimostra che si è aperta una fase nuova, nella vita politica italiana; una fase di stabilizzazione, in cui l'obiettivo delle principali forze - palesi e soprattutto occulte - presenti in questo Paese è diventato quello di creare un quadro di solidarietà assoluta all'esterno del quale possano essere poste solo alcune "lunatic fringes", che saranno potentemente screditate, nel caso si dimostrassero troppo attive, da un sistema mediatico totalmente asservito ai "poteri forti", e altrimenti saranno semplicemente emarginate grazie a una quotidiana azione di demonizzazione.
       Di fatto, rientra dalla finestra quello che la Corte Costituzionale aveva fatto uscire dalla porta, vale a dire un sistema elettorale totalmente controllato dai partiti, senza alcuna possibilità di scelta da parte dei cittadini.
       Più inquietante ancora, tuttavia, è la convergenza delle due principali forze politiche del Paese sul fatto che quello che conta davvero è il mantenimento di una casta totalmente avulsa da tutto il resto, una casta ovviamente solidale, preoccupata di stabilizzare e non di risolvere le macroscopiche magagne nazionali, in quanto la stabilizzazione è l'unica soluzione che essa ritiene accettabile onde evitare sviluppi potenzialmente critici.
       In pratica, il quadro politico viene bloccato dall'accordo Berlusconi-Renzi, che si garantiscono reciprocamente - e soprattutto garantiscono ai loro grandi elettori - che chiunque andrà al governo farà le stesse cose che potrebbe fare il suo finto avversario (in realtà assoluto sodale): nessun intervento reale sulle problematiche vere (il peso assurdo della fiscalità, i costi inenarrabili della casta e della spesa pubblica, la folle burocratizzazione della macchina statale, il risibile asservimento ai diktat di Bruxelles, etc.), un po' di fumo gettato negli occhi dei più ingenui per alimentare a scadenza fissa un'inimicizia che non solo non è relativa, come ci viene descritto, ma non esiste proprio, e tanta solidarietà assoluta, reale, tangibile, per proseguire con degli assetti e UN SISTEMA POLITICO CHE ORMAI NON HA ALTRO OBIETTIVO SE NON QUELLO DI SOPRAVVIVERE A SE STESSO, BEN CONSAPEVOLE DEL FATTO CHE, SE SOPRAVVIVERA' LUI, OVVIAMENTE SARA' L'ITALIA A MORIRE (danno collaterale di cui non potrebbe importargli di meno...).
       Su questo sfondo, non sorprendono tanto le scelte da "allineati e coperti" compiute da varie formazioni politiche minori, i cui dirigenti - lo sappiamo bene - tengono famiglia (spesso numerosa e vorace...), quanto l'inutile interesse che gli italiani stanno dedicando alle finte polemiche pseudopolitiche di questi giorni. LA POLITICA ITALIANA, INFATTI, COMINCERA' A CAMBIARE IL GIORNO IN CUI LE NOSTRE VITE NON SARANNO PIU' DEVASTATE E IMPOVERITE DA ADEMPIMENTI BUROCRATICI E FISCALI DI TUTTI I TIPI E GENERI.
       LA LIBERTA' DALLO STATO, DA UNO STATO LADRO E VESSATORE, QUELLA E' L'UNICA RIVOLUZIONE POSSIBILE IN ITALIA. TUTTO IL RESTO SONO PICCOLE MANFRINE ESCOGITATE DA UNA CLASSE POLITICA INFAME PER GARANTIRE LA PROPRIA SOPRAVVIVENZA A SPESE DEL PAESE. E' così difficile capirlo?

                                                                              Piero Visani

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