Il 1° maggio 1863, a Chancellorsville, in Virginia, l'Armata della Virginia settentrionale, guidata da Robert Edward Lee, era da qualche giorno alle prese con una pesante offensiva unionista in direzione di Richmond, la capitale della Confederazione.
La superiorità delle forze unioniste era di più di 2 a 1: circa 130.000 uomini contro i circa 60.000 confederati.
Consapevole di non poter reggere alla pressione unionista, la notte del 1° maggio Lee, insieme al suo braccio destro, il generale "Stonewall" Jackson, concepì un piano audacissimo.
In spregio a tutte le regole della tattica, Lee decise di dividere le proprie già scarse forze di fronte al nemico e di inviare il generale Jackson a compiere una rischiosa manovra di aggiramento tattico, in modo da colpire duramente sul fianco le truppe unioniste avanzanti.
Il piano - audacissimo e da allora studiato come un classico nelle accademie militari - ebbe pieno successo. Nella notte tra l'1 e il 2 maggio 1863 il corpo d'armata Jackson, forte di circa 28.000 uomini, abbandonò in grande silenzio le proprie posizioni di fronte al nemico e iniziò una marcia di aggiramento per strade secondarie, fino a prendere posizione sul fianco del nemico avanzante. La mappa che segue illustra il piano e la sua perfetta esecuzione:
Qualche anno fa, ho avuto la fantastica opportunità di percorrere - in parte in auto e in parte a piedi - quello che oggi è chiamato il "Jackson Trail", vale a dire il complesso di strade secondarie che il generale Jackson seguì con i suoi soldati al fine di piombare sul fianco destro dello schieramento unionista, lasciato imprudentemente e pericolosamente scoperto.
Esperienza bellissima, nel bel mezzo di stradette virginiane immerse nella "Wilderness", un tipo di foresta molto densa, peculiare di quella zona, dove è certamente possibile che un movimento di quasi 30.000 uomini, ben schermato dalla cavalleria di "Jeb" Stuart, potesse passare inosservato.
Alle 16.30 del 2 maggio, il corpo d'armata Jackson attaccò violentemente sul fianco l'XI Corpo d'armata unionista, guidato dal generale Howard e composto per la maggior parte di immigrati tedeschi, molti dei quali avevano gravi difficoltà a comprendere gli ordini in lingua inglese. L'attacco confederato fu devastante e solo il calare della notte salvò gli unionisti da una rotta disastrosa.
Quando già tutto era immerso nelle tenebre, "Stonewall" Jackson, di ritorno da un'esplorazione avanzata, venne gravemente ferito da "fuoco amico" e costretto a cedere il comando a Stuart. Morirà dopo pochi giorni (10 maggio), privando Lee del suo migliore collaboratore.
Grazie alla vittoria di Chancellorsville, la Confederazione sudista poté prepararsi a lanciare una seconda offensiva contro il Nord, dopo quella del 1862.
Piero Visani
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