sabato 14 marzo 2015

Gli islandesi, l'empirismo e gli italiani

       Mi sia consentito di iniziare con una citazione da Wikipedia:

L'empirismo (dal greco ἐμπειρία, empeirìa), è la corrente filosofica, nata nella seconda metà del Seicento in Inghilterra, secondo cui la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall'esperienza. I maggiori esponenti dell'empirismo anglo-sassone furono John Locke, George Berkeley, e David Hume: costoro negavano che gli esseri umani avessero idee innate, o che qualcosa fosse conoscibile a prescindere dall'esperienza.

        Ecco, gli islandesi hanno visto svolgersi sotto i loro occhi l'Eurolager e si sono fermati proprio sull'orlo del baratro, ritirando la domanda di adesione all'UE presentata nel 2009. Come dire: "Fessi sì, ma senza esagerare: meglio fare un passo indietro fino a che siamo in tempo..."
      Gli italiani, invece, vi sono buttati a capofitto, e ora, ovviamente, non hanno più la forza di risalire. Una volta di più, quos perdere vult, deus dementat. E ora, infatti, siamo persi e dementi... E presto da persi e dementi diventeremo morti e contenti. Ce lo chiede l'Europa, non vorremo mica non darle soddisfazione...
       Orsù, prepariamo i barconi in direzione del freddo Nord, dell'Islanda piccola ma ospitale, ma sono certo che la Marina Militare italiana, sempre fedele agli ordini illegittimi, ci farà tornare indietro già al largo della Sardegna, prima ancora che facciamo rotta verso le Baleari. Sarà (per una volta) una Forza Armata assertiva, ci ricorderà che il Mediterraneo è un Mare Nostrum...!

                   Piero Visani