lunedì 11 giugno 2018

Guerre ibride

       Create ad hoc un disastro umanitario, un disastro che è tale per le vittime del medesimo, non per voi che ci lucrate politicamente, strategicamente o economicamente sopra.
       "Vestite" il tutto in modo che assuma fin da subito le caratteristiche di un'immane catastrofe morale. Non è difficile: servono un po' di disgraziati, provenienti dai luoghi più oscuri e remoti del mondo.
       Dite che "non aiutarli è una vergogna!" e ditelo tanto più forte quanto più li avrete spinti ai porti di partenza e li avrete imbarcati sulle navi destinate a quell'immondo commercio.
       Individuate il Paese che farà da "ventre molle", quello che dovrà obbligatoriamente ospitare i disperati di cui sopra e - se fa resistenza - additatelo al ludribio universale: "è un Paese di negrieri, di razzisti, di gente senza cuore!". Voi, invece, a spingere dei poveri disgraziati verso paradisi che non esistono, solo per abbassare il costo del lavoro in Europa, ovviamente siete generosi artefici di un'opera altamente meritoria. Gente piena di cuore, comprensione e umanità...!
       Se il Paese individuato come "ventre molle" fa resistenza, attaccatelo in tutti i modi possibili, ovviamente "in nome dell'umanità". E ricordate chi abitualmente le fa, le "guerre in nome dell'umanità", e come le conduce, e quanti morti provocano...
       La vostra più grande fortuna è che il mondo è fatto da immemori, sciocchi e "umanitari". L'"umanitarismo" è una delle componenti fondamentali della "guerra ibrida", ma la vostra seconda più grande fortuna è che quel tipo di guerra la conoscono per il momento ancora in pochi. E' così bello poter compiere impuniti grandi massacri e attribuirne la responsabilità al nemico...

                            Piero Visani



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