Proporsi di ripristinare una cultura della difesa ristabilendo il servizio militare obbligatorio (sic) è come voler fare metapolitica di "destra" affidandosi alle reti Mediaset o a un bollettino parrocchiale: non c'entra alcunché ed è pure autolesionistico. Al massimo, può servire alla diffusione del "nonnismo" e/o della droga, e alla raccolta di consenso tra le fasce giovanili...
Con una cultura della difesa - come con tutto ciò che è cultura - gli obblighi c'entrano pochissimo. C'entra semmai la volontà di averla, costruendosela da soli. E avendo meno "8 settembre" e meno "soldati di pace", miserevole ossimoro per coprire lunghi periodi di ascarismo filo-USA e totale incapacità di sviluppare una cultura guerriera, che oggi servirebbe più che mai, soprattutto per non fare i servi a titolo gratuito, ma semmai oneroso, in un mondo che ai "profeti disarmati" preferisce profili professionali decisamente più in tema...
Piero Visani
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